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Umidità di risalita: cause, effetti e soluzioni sostenibili

Umidità di risalita: cause, effetti e soluzioni sostenibili

a. Metodo gravimetrico:

Il metodo prevede l’ottenimento di campioni di materiali umidi dall’interno del muro per calcolare il peso prima e dopo l’essiccazione. La differenza di peso indica il contenuto di umidità.

L’alta precisione si ottiene utilizzando apparecchiature specializzate e certificate per ridurre al minimo gli errori nel processo di misurazione.

Ci sono solo due metodi approvati dalle normative per misurare l’effettiva umidità all’interno di un materiale edile: la bilancia termica elettronica e il metodo al “carburo”, entrambi descritti nella Norma UNI 11085. I sistemi forniscono una misura quantitativa dell’umidità. Gli altri metodi (che seguono) danno solo informazioni qualitative sull’umidità nei muri.

Per misurazioni ancora più precise ci si deve rivolgere a laboratori specializzati di analisi.

b. Misuratori di umidità a resistenza elettrica:

I misuratori di umidità misurano la conduttività elettrica dei materiali, fornendo un modo rapido e non distruttivo per stimare i livelli di umidità.

Sono ampiamente utilizzati nelle ispezioni degli edifici, consentendo ai professionisti di individuare le aree con un elevato contenuto di umidità.

Mediamente rilevano umidità superficiale fino a circa 3-4 cm, alcuni sono dotati di sonde o punzoni per penetrare i primi centometri di intonaco.

Gli igrometri per materiali edili si trovano in commercio a diversi livelli di performance, alcuni molti economici fino a sensori precisi e costosi, recentemente anche modelli a microonde che riescono a misurare in profondità (fino a 30 cm) senza essere influenzati dalla salinità come gli igrometri dielettrici.

c. Sensori di capacità:

I sensori capacitivi misurano le proprietà dielettriche dei materiali, correlando le variazioni al contenuto di umidità.

Questi sensori sono efficaci nella valutazione non invasiva dei livelli di umidità nelle pareti e possono essere integrati nei sistemi di monitoraggio degli edifici per ottenere dati in tempo reale.

Analisi dei sali igroscopici:

L’identificazione e la quantificazione dei sali presenti nelle pareti umide è fondamentale per comprendere la natura dell’umidità di risalita e progettare un risanamento conservativo.

a. Cromatografia ionica:

La cromatografia ionica è una tecnica sofisticata che fornisce informazioni dettagliate sulla composizione del sale contenuto nel muro.

b. Diffrazione dei raggi X:

Viene impiegata per identificare le strutture cristalline nei materiali, aiutando nell’identificazione di sali specifici.

Questo metodo è utile per determinare il potenziale impatto dei depositi di sale sull’integrità strutturale delle pareti interessate nel restauro di monumenti anctichi.

c. Analisi semi quantitative dei sali:

Le prime due tecniche descritte sono effettuate solo da laboratori specializzati e si usano principamente nello studio e restauro di monumenti. Per diagnostiche meno precise ma molto più economiche, utili per valutare la soluzione efficace dei sali durante una ristrutturazione, si usa un metodo semiquantitativo.

Un campione della muratura/efflorescenza salina viene disciolto in acqua purissima e analizzato utilizzando speciali striscette per ogni tipo di sale.

Si possono misurare e valutare la criticità di sali come cloruri, solfati e nitrati. I solfati sono particolarmente dannosi e colpiscono murature con intonaci cementizi. Nelle ex stalle è probabile la presenza di nitrati prevenienti da deiezioni di aminali che finiscono nel terreno. I nitrati non troattati possono completamente vanificare il rifacimento di intonaci nella ristrutturazione di vecchie cascine in mattone pieno.

Immagini termiche:

La termografia a infrarossi viene utilizzata per rilevare le variazioni di temperatura associate all’umidità. I punti “freddi” sulle immagini termiche possono indicare aree di umidità.

verifica umdità con termocamera

Questo metodo non invasivo e non distruttivo è particolarmente utile per le valutazioni su larga scala, perché fornisce una panoramica completa della distribuzione dell’umidità nelle pareti. Si utilizza durante le ispezioni diagnostiche anche per individuare o escludere la presenza di altre forme di umidità, diverse dalla risalita, come infiltrazioni da tubi rotti, condense per ponti termici etc.

Dove non è possibile effettuare prelievi ponderali di materiali la termografia, assieme all’uso di igrometri a contatto e a microonde è l’unico metodo funzionale ma è importante tenere conto che si tratta di rilievi qualitativi e che possono essere influenzati da molteplici altri fattori.

Le misurazioni termografiche possono essere eseguita da chiunque con qualsiasi termocamera ma i risultati cambiano moltissimo, per risultati attendibili e utilizzabili anche in contesti seri (contenziosi, analisi, diagnostiche) le leggi prevedono strumenti e personale secondo le norme UNI.

Sistemi di monitoraggio sul campo:

L’implementazione di reti di sensori all’interno delle pareti consente il monitoraggio continuo dei livelli di umidità nel tempo. Ad esempio un sensore della resistenza elettrica posizionato nella muratura verrà influenzato dall’umidità e potrà essere utile nel monitorare l’evoluzione da remoto.

I dati raccolti da questi sistemi (teoricamente) forniscono informazioni sul comportamento dinamico dell’umidità di risalita, aiutando nello sviluppo di strategie di bonifica mirate. Non sono pratici per abitazioni private anche per i costi, (molto più semplice verificare periodicamente di persona). Il loro uso forse è più interessante in ambiti archeologici e nel restauro conservativo di monumenti anche se non siamo certi della loro reale necessità ed efficacia.

Sommario

In sintesi, la combinazione di analisi gravimetrica, misuratori di umidità a resistenza elettrica, analisi dei sali igroscopici, imaging termico e sistemi di monitoraggio sul campo offre un approccio completo per valutare e monitorare scientificamente l’umidità di risalita nelle pareti.

Queste tecniche non solo forniscono dati accurati per le valutazioni iniziali, ma contribuiscono anche agli sforzi per mantenere un ambiente asciutto e strutturalmente sano.

Durante un periodo di risanamento o deumidificazione le verifiche strumentali sono fondamentali per monitorare i risultati (o la loro mancanza) e le future azioni da intraprendere.

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