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Muffa in Estate: Come Evitarla con Consigli pratici

Muffa in Estate: Come Evitarla con Consigli pratici

La muffa in estate normalmente non è un problema. C’è più aerazione, le pareti fredde e i famosi “ponti termici” non danno fastidio.

La muffa sui muri è un problema prevalentemente invernale. Ma attenzione, parliamo del clima tipico italiano / mediterraneo.

In Florida o in Malesia la muffa si forma anche d’estate. Alla muffa non interessa la stagione ma l’umidità a disposizione.

Con le stagioni impazzite in Italia come quest’anno, la muffa si può formare anche in estate, specialmente al nord dove la bella stagione non si è ancora vista e nemmeno la primavera. Continua a nevicare in montagna, in pianura grandine, piogge torrenziali, e temperature sotto la media.

Il clima sta cambiando con fenomeni più estremi, alternando periodi o aree di siccità a periodi di precipitazioni intense e temperature lontane dalle medie stagionali.

Le tabelle contemplate dalle normative in vigore dividono l’Italia in varie zone climatiche più o meno fredde, variando i periodi uso del riscaldamento, metodologie costruttive, isolamento delle pareti e così via.

Teoricamente in base a queste previsioni in giugno a Milano tra giugno e agosto ci dovrebbero essere temperature medie attorno ai 22° – 24° e umidità inferiore al 60% –

All’interno degli edifici la temperatura di “rischio muffa” in inverno è in media più bassa di 15° (così se un muro o angolo va a quella temperatura si forma la muffa) mentre in estate indica dai 18 -20°. Ed è effettivamente difficile che un muro vada sotto ai 18-20°, per cui niente muffa in estate.

L’umidità relativa “standard” a giugno è calcolata attorno dal 55 al 65% durante i mesi estivi.

Cosa succede se abbiamo un mese super piovoso e umido come quello in corso (giugno 2024)? L’umidità relativa esterna è sempre molto alta, la pioggia spinge a tenere chiuse le finestre più del solito (errore!). Il risultato è che in casa c’è un’umidità che supera abbondantemente il 80%. Risultato? Muffa in estate.

Può succedere anche in primavera in giornate particolarmente fredde fine aprile o maggio, dove il riscaldamento è già stato spento ma le temperature sono insolitamente basse.

In inverno aprendo le finestre con qualsiasi tempo se si fa entrare aria aprendo le finestre l’umidità interna diminuisce. In giornate primaverili fredde umide non cambia nulla perché le temperature sono quasi uguali tra interno ed esterno.

Se le condizioni sono favorevoli alla formazione di muffa (umidità attorno al 80%) non ha importanza se è estate o inverno o se hai il cappotto, le pitture o la VMC.

In Florida con 30° hanno la nebbia alla mattina. Calda. Se spengono l’aria condizionata si ammuffisce tutto. Ed è caldo. Quello che conta è il punto di rugiada per la condensa e il 80% di Umidità relativa per la formazione di muffa.

In altri articoli abbiamo visto che la temperatura di un locale di solito viene misurata all’interno, mentre sulle pareti, angoli con il soffitto, dietro gli armadi etc potrebbe essere molto più bassa.

Quando l’aria raggiunge questi punti più freddi l’umidità relativa aumenta e se arriva al 80% si creano le condizioni ideali per la formazione di muffa sul muro o oggetto (armadio di solito).

Immagina cosa succede se l’aria al centro della stanza, o che entra dalla finestra è già al 80% di umidità o comunque alta. Muffa assicurata.

Abbiamo visto in altri articoli che arieggiando in inverno con qualsiasi tempo, l’umidità interna diminuisce. Questo però non succede in estate o nei periodi in cui la temperatura interna ed esterna sono praticamente uguali.

C’è anche un altro modo di formare muffa in estate. L’aria condizionata potrebbe raffreddare troppo le pareti e creare le condizioni per la condensa o per raggiungere in superficie la famosa umidità del 80%. In pratica in qualsiasi modo si raggiungono i valori critici che vedi nelle tabelle sopra, si può formare la muffa.

A volte i tubi dei condizionatori all’interno delle murature sono isolati male o non isolati e lì potrebbe passare acqua a temperature bassissime (tipo 7°) e di conseguenza formare condensa sia in superficie che all’interno del muro. (condensa interstiziale) – Se poi la parete è di cartongesso la frittata è assicurata.

Le taverne, le cantine e i seminterrati sono un ambiente particolare, con un microclima diverso. Bisogna stare molto attenti nella gestione di questi locali in estate più che in inverno, dato che si può formare la muffa in estate, spesso condensa o vere proprie macchie di “acqua”.

A volte ci chiamano perché vedono acqua sul pavimento e ovviamente si pensa che questa arrivi “da sotto” o qualche espertone la chiama “umidità di risalita”. Invece non c’è nessuna risalita se succede solo in estate , si tratta di un fenomeno è diverso.

Le taverne, i seminterrati etc. sono naturalmente ben più freddi del resto della casa. Nel caso di una vera cantina con le finestrine a bocca di lupo possiamo immaginare che sia almeno 5 o 10 gradi più fredda. Alcune cantine in case in pietra sono come grotte e rimangono a una temperatura costante di circa 14° tutto l’anno (se non riscaldate).

Cosa succede quando l’aria molto calda e umida in estate entra in una taverna o cantina? L’aria si raffredda e l’umidità relativa aumenta di conseguenza. Il fenomeno è descritto nei libri di fisica e ne abbiamo parlato qui.

L’umidità in uno scantinato può aumentare fino a condensare e bagnare il pavimento che di solito è la zona più fredda. Oppure formare le condizioni ideali per la muffa.

In estate con temperatura sopra i 30° e umidità 65% l’aria calda entra in un seminterrato a 20° – l’umidità aumenta man mano che si raffredda.

Arrivata a 100% condensa. A 80% si formano le muffe sui muri. Meglio lasciarla fuori.

Il consiglio è: non tenere aperte tutte le finestre in estate nei seminterrati o cantine ma arieggiare solo nei periodi più freschi e secchi della giornata.

La muffa in estate si forma per lo stesso motivo che in inverno, cioè si creano delle condizioni per cui sulla superficie di un muro o oggetto l’umidità arriva attorno al 80% – In estate con 20° esterni e 20° interni se l’umidità è del 65% siamo già in zona pericolo muffa.

Nelle estati “normali” è difficile che si creino quelle condizioni se non nelle cantine e seminterrati. Inoltre, la circolazione dell’aria è migliore e il sole contribuisce a sanificare (le muffe odiano il sole).

Con i cambiamenti climatici e le estati pazze, il cielo grigio di sabbie, temporali e umidità altissima è facile creare l’ambiente ideale per le muffe. All’esterno invece si formano muschi, felci e licheni.

La soluzione? Arieggiare nei momenti più freschi e secchi della giornata e tenere chiuse le finestre il resto del tempo e soprattutto usa un deumidificatore elettrico!

È sempre utile avere in casa un buon deumidificatore elettrico, ci sono momenti durante tutto l’arco dell’anno in cui niente altro funziona. Bisogna diminuire l’umidità forzatamente con un deumidificatore.

Nelle taverne e scantinati oltre ad un buon riscaldamento e aerazione serve un buon deumidificatore.

Il deumidificatore nella foto ha un display che indica l’umidità ambientale e può facilmente essere programmato per attivarsi al superamento di un valore preciso. Impostandolo sul 65% si ha il minimo consumo col massimo risultato in termini di prevenzione della muffa.

Come tutte le macchine va usato correttamente. C’è anche la funzione asciugare il bucato e altre, come pulizia aria. Alcuni hanno la possibilità di scaricare direttamente senza continuare a svuotare le vaschette.

Abbiamo la tendenza a credere che la VMC “elimina la muffa” forse perché i venditori e le pubblicità ci bombardano di queste stupidate.

La VMC facendo entrare aria fresca e meno umida in inverno (che riscalda con il recupero del calore già presente nei locali, prodotto dal riscaldamento) diminuisce l’umidità ambientale ed è così che poi “elimina la muffa.” Non elimina la muffa, elimina l’umidità (in inverno) e senza umidità la muffa non cresce.

Alla muffa non interessa se hai la VMC, se hai i “Nirvana” turbo, interessa solo se ha abbastanza umidità per vivere. Acquista un igrometro e tieni sotto controllo umidità e temperatura.

Se in camera i muri sono freddi la VMC potrebbe peggiorare le cose in inverno (dato che abbassa la temperatura) mentre in estate il “recupero del calore” non serve dato che non c’è niente da recuperare.

In estate normalmente apri le finestre ma se sono giornate fredde e piovose anomale puoi usare gli aeratori per espellere l’aria viziata senza aprire le finestre. O alla sera quando è più fresco per far entrare aria senza zanzare.

Come tutte le macchine bisogna saperle usare, non sono intelligenti. Non è che perché hai l’aria condizionata in macchina non devi più starci dietro e regolarla.

Ovviamente ci sono altre ragioni per cui si può formare muffa in estate come in tutto il resto dell’anno. Una di queste sono le infiltrazioni. Una crepa. una perdita dal tetto o dal pluviale da cui filtra acqua nel muro, è causa di umidità in eccesso che porta alla muffa.

Infiltrazione da crepa facciata esterna causa muffa in estate come in inverno
Una crepa longitudinale da cui si infiltra acqua a crea muffa all’interno tutto l’anno
infiltrazione che causa muffa in parete
La parete umida per infiltrazione in facciata vista dall’interno con muffa a sx e termografia a dx.

Un’altra ragione è la famosa umidità di risalita che non causa muffa ma può creare un eccesso di umidità ambientale da cui poi deriva la muffa nelle parti alte della casa.

In basso nella muratura, dove c’è la risalita di solito si formano solo efflorescenze saline. Come dice la parola si tratta di sali e non di muffa. Alcuni “esperti” (venditori) la chiamano “muffa da risalita” ma si tratta solo di una malcomprensione del fenomeno.

Se hai domande sulla muffa in casa, se hai bisogno di un consiglio su che modello di aeratore o di deumidificatore utilizzare contattaci. Se la muffa in casa si forma sia in estate che in inverno richiedi una diagnostica strumentale.

Richiedi la nostra guida gratuita “Come evitare muffa e condensa arieggiando e riscaldando correttamente” spiega anche come pulire la muffa dai muri.

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